La prima: "la legalizzazione delle droghe leggere". La seconda: "l'immigrazione". La terza: "i superiori". La quarta: "la 'ndrangheta".
Conclude l'articolo "il patto tra crimine organizzato e carabinieri infedeli è la parte più oscura e merita approfondimento in questa incredibile storia".
Almeno per chi vive ed opera in Emilia Romagna pare necessario aggiungerne una quinta: "che fare", qui ed ora,
di fronte a questa ennesima esperienza che coinvolge in attività illegali e criminose uomini dello Stato e della sicurezza nazionale?
In tutt'altro contesto hanno agito a lungo "quelli dalla Uno Bianca" su cui diversi storici e cittadini continuano a pensare che non tutto sia emerso.
Mentre nel 40esimo anniversario di Ustica e del 2 Agosto 1980 vorremmo verità e giustizia di stragi impunite e/o ancora coperte da inconfessabili "segreti" di Stato.
Più di recente le indagini ed il processo "AEmilia" confermano la presenza radicata di organizzazioni mafiose e le relazioni del crimine organizzato con professionisti, imprenditori e amministratori locali di queste terre. "Attività tutt'ora presenti" ripetono i bene informati.
Alla Autorità ed alla Magistratura servono mezzi, uomini, coordinamento e condizioni per rendere l'azione della Giustizia più autonoma, efficace e credibile.
Nella società civile e nella politica è tempo di interrogarsi (tutti!) se chi vuole affermare diritti e doveri universali si muove con adeguatezza e coerenza quotidiana per combattere soprusi, illegalità, un sistema di potere che non pare capace di garantire libertà, uguaglianza e democrazia secondo i principi e l'ordinamento della Costituzione Italiana.
L'interessante articolo di Roberto Saviano su la Repubblica ... (24 luglio 2020) |
In effetti mi chiedo come è possibile che questi signori anziché essere controllati per le voci che circolavano siano stati premiati.
RispondiEliminas.
Ti sei data anche risposte?
EliminaForse, anche in questo caso, mancano controlli?
Forse esercitavano ricatti e minacce?
Forse non operavano da soli?
Forse godevano di complicità e coperture di comandanti?
Forse le istituzioni e la società mancano di presidi democratici autorevoli ed adeguati?
Parliamone.
Gianni
Saviano tira le orecchie al Governo e il post pone un problema a tutti noi. Trovo tutto alquanto opportuno.
RispondiEliminaCarlo
Aggiungo che ieri ho sentito che tal maresciallo Orlando dopo aver taciuto nell'interrogatorio dei magistrati ha dichiarato alla giornalista di La7 che lui ha alle spalle 30 anni di onorata carriera senza alcun provvedimento disciplinare.
RispondiEliminaIncredibile.
s.
Cioè ha continuato a non rispondere nel merito.
EliminaGianni