Il prof. Vincenzo Balzani ieri a Bologna, per salvare l'ambiente e i migranti |
Da lavoratori e pensionati che vivono ed operano a Bologna e in Emilia Romagna e da volontari da decenni associati anche a Legambiente ci permettiamo di chiedere al sindacato confederale a cui da sempre siamo iscritti di distinguere le proprie posizioni da quelle del fronte politico ed imprenditoriale Si Passante di Mezzo, Si nuova Autostrada Cispadana, Si bretella Sassuolo - Campogalliano che manifesterà il prossimo 9 marzo a Bologna.
Viviamo in una regione fortemente inquinata e in un Paese che, per mantenere gli impegni europei ed internazionali di riduzione delle emissioni nocive, richiede processi radicali di conversione ecologica delle produzioni, delle infrastrutture e della organizzazione della vita sociale.
E' dunque necessario privilegiare e sostenere altre grandi opere: investimenti in infrastrutture e mezzi ferroviari per pendolari e merci, per tram e trasporti pubblici, per una più facile integrazione tra i diversi sistemi di mobilità. Non dimentichiamo che a Bologna e in Emilia Romagna siamo da almeno due decenni in attesa di un consistente potenziamento della rete e dei collegamenti locali delle FS e di TPER (il Servizio Ferroviario Metropolitano, per cui mancano ancora stazioni, innovazioni tecnologiche, mezzi, frequenze previste) e che restano aperte le vertenze sindacali di importati industrie strategiche in crisi, come quella della IIA, già Breda Menarini. Vanno inoltre sviluppati servizi essenziali per promuovere una mobilità sostenibile e lavori socialmente utili, come quelli diretti alla elettrificazione degli autoveicoli o quello della Velostazione di Bologna.
Non solo.
Qui sono urgenti opere di messa in sicurezza del territorio dal dissesto idrogeologico e dai rischi sismici.
Qui sono necessari interventi di bonifica sanitaria e di rigenerazione urbana. Di rimboschimento dell'Appennino e della pianura, di salvaguardia e di valorizzazione di boschi urbani.
Anche queste scelte di cui si parla da tempo, promesse da più Amministrazioni, ma sempre prive delle risorse finanziarie necessarie.
Così poco è stato fatto e molto resta da fare per determinare uno sviluppo di alta qualità sociale ed ambientale che, siamo convinti, dovrebbe essere negli impegni congiunti di sindacati dei lavoratori, di ambientalisti e di cittadini delle sempre più estese ed inquinate periferie urbane.
Non possiamo di certo appiattirci su un improbabile rilancio del PIL , su un rilancio di prodotti e produzioni nocive o sulla crescita di città caratterizzate da supermercati, autostrade e trasporti individuali inquinanti.
Il nostro sindacato deve essere protagonista di una sfida autonoma ed avanzata al Governo nazionale ed alle Amministrazioni locali. Non può e non deve confondersi con Quelli del Si alle grandi opere sempre, comunque e a prescindere dal valore e dalla priorità dei singoli interventi.
Il nostro sindacato deve unire sempre più le proprie battaglie per il lavoro e lo sviluppo a quelle dei molti soggetti impegnati a livello locale e nazionale per affermare una nuova responsabilità sociale ed ambientale.
E' chiaro che l'adesione della CGIL ad un fronte politico - sindacale - imprenditoriale che rivendica stancamente scelte vecchie di decenni e non si caratterizza nel rivendicare forti investimenti di conversione ecologica ci sta portando ad un doloroso distacco.
Claudio Dellucca, Nino Pizzimenti, Gianni Tugnoli
La manifestazione in Piazza Maggiore con il Portico della pace e Bologna accoglie (2 marzo 2019) |
A "L'Italia che resiste" interviene uno studente di "Friday for future" ... (2 marzo 2019) |
Piazza Grande, pedonalizzata e vissuta. "Caro amico ti scrivo" ... per "L'anno che verrà" ... |
I colori dell'arcobaleno ed i cittadini del mondo manifestano per i diritti umani sotto Palazzo d'Accursio (2 marzo 2019) |
Mano nella mano per vincere le sfide del presente e investire sul futuro (2 marzo 2019) |
Al centro di Piazza Maggiore: impegno, solidarietà, protagonismo per un mondo migliore e scelte lungimiranti (2 marzo 2019) |
In effetti per garantire la vita dei popoli "a casa loro" bisognerebbe cambiare lo sviluppo "a casa nostra".
RispondiEliminas.
Povero sindacato! Sempre più chiuso a difendere l'occupazione così com'è senza slancio verso il futuro.
RispondiEliminaQui poi al carro dei costruttori e di amministratori miopi.
Raffa
A chi non è iscritto al sindacato e non può scrivere lettere alla propria associazione non resta che assistere ad una città che scende in serie B!
RispondiEliminaSic
Non credo che la CGIL di Maurizio Landini possa appiattirsi sul fronte politico - imprenditoriale a favore delle grandi opere, per cui suggerirei caldamente di evitare dolorosi distacchi.
RispondiEliminaCosì il successo di Nicola Zingaretti alle primarie di ieri possono aprire una nuova stagione nel PD e a sinistra, in rapporto con il mondo verde ed ambientalista.
La passione e la speranza vanno coltivate, o no?
Antonio
In rapporto con il mondo verde ed ambientalista?
EliminaIl fratello di Montalbano ha già detto che il suo primo atto sarà di visitare il cantiere dell'inutile buco nella montagna (proprio come un felpato qualsiasi).
Un saluto agli illusi.
MC
Condivido in toto l'appello , il lavoro e indispensabile , dicono, ma oggi bisogna essere consapevoli che occorrono scelte chiare e precise su quale/quali e qualità del lavoro/lavori . Si lavora per " Campare" e possibilmente per vivere in un ambiente sano ed ecocompatibile .
RispondiEliminaCara CGIL fai scelte giuste !
Sono con voi.
RispondiEliminaPerché i sindacati non si occupano della salute dei loro associati?
Perché si sono chiusi in difesa di uno sviluppo gravemente nocivo per la vita delle persone?
Perché Cgil Cisl Uil accorrono alle chiamate di sindaci e presidente di regione che vogliono spendere altri miliardi in strade e veicoli anziché in ferrovie e bus?
Perché non solidarizzano con comitati e associazioni che si attivano per obiettivi di interesse generale?
Aria salubre e acqua pulita non sono beni comuni da difendere e preservare?
Almeno dalla CGIL di Landini potevamo aspettarci di più.......
Carlo
Ma come è possibile che nessuno, ma proprio nessuno, a sinistra, tra gli amministratori e i sindacalisti colleghi i livelli incredibili di sforamento dei valori delle polveri sottili (in 7 province entrano di nuovo in vigore da domani le misure contro l'emergenza) con il traffico automobilistico e con l'impossibilità delle persone di usare quotidianamente sistemi alternativi?
RispondiEliminaA Bologna i bus nelle ore di punta sono stracolmi e spesso in colonna, i treni portano spesso ritardi e non viaggiano nelle ore serali, in bici si rischia la vita.
E tuttavia si persevera.
Nessun cronoprogramma per il SFM (la cui realizzazione aspettiamo da 20 anni) e per le linee di tram previste dal PUMS (e peraltro già contestate da comitati di strada).
E sabato prossimo tutti a protestare (amministratori PD, imprenditori privati e manager cooperativi, sindacalisti confederali) per aprire i cantieri del Passante di mezzo e di nuove strade.
Possibile?
NB. Tra l'altro gli enti locali non dispongono di misure limitanti la circolazione su autostrade e corsie della tangenziale. Quindi quella elevata percentuale di inquinamento prodotta da li, nessuno la può mettere in discussione. Possibile?
PS. Ieri quasi 2 milioni di cittadini hanno votato per Zingaretti in nome del "cambiamento"....... Oggi il nuovo segretario ha fatto visita a Torino affermando che sarebbe CRIMINALE non fare il tunnel TAV per Lione. A Bologna i suoi grandi elettori Merola e Bonaccini useranno le stesse parole il 9 marzo?
Nel rispetto dovuto per tanta partecipazione, mi chiedo ma il "cambiamento" di Zingaretti, Merola e Bonaccini consiste nel cancellare la spinta (forse malriposta) del 4 marzo o nel correggere l'assenza di sostenibilità delle politiche perseguite dai Governi a guida PD nel corso degli anni? Possibile?
Sui social circola un'altra argomentata lettera che mi pare in assonanza e che propongo per opportuna conoscenza.
RispondiEliminaE' scritta da persona nota e stimata, non solo a Bologna.
M.
Alla Segreteria CdL Bologna
Sono iscritto da decenni alla CGIL, non per la tutela di miei vantaggi
personali ma perché credo che l'esistenza stessa del sindacato sia di
importanza fondamentale per una società democratica. Inoltre, considero
la CGIL una delle (poche) forse progressiste ancora esistenti in Italia.
Tanto maggiore quindi é il mio disappunto nel leggere che la CGIL
intende prendere parte a una manifestazione a favore del 'Passante' di
Bologna in appoggio alla posizione del Sindaco. Sono sconcertato.
Evidentemente debbo prendere atto che nella CGIL prevale ancora una
vecchia idea di sviluppo che non tiene conto dell'importanza essenziale
per le nostre esistenze delle risorse ambientali, a cominciare dall'aria
che respiriamo. Secondo l'OMS si perdono per effetto dell'inquinamento
atmosferico in media 2 anni di vita nelle 8 maggiori città italiane,
Bologna compresa. Nella val Padana, una delle zone più inquinate
d'Europa, si registrano 90.000 morti premature ogni anno a causa dello
smog
(http://www.greenreport.it/news/inquinamenti/inquinamento-atmosferico-rumore-e-caldo-estremo-nellue-colpiti-i-piu-vulnerabili-italia-tra-i-peggiori/).
Anche in questi giorni c'é l'allarme smog, come del resto tutti gli
anni. La Commissione Europea nel 2017 ha formalmente segnalato come
l'Italia presenti in modo persistente elevati livelli di PM10, il che
potrebbe portarci davanti alla Corte Europea. Lo sappiamo tutti, tutti
(Amministrazioni locale e regionale comprese) dicono che bisogna
intervenire, ma al momento delle scelte si continua lungo la solita
strada: costruire altre strade.
Speravo che il sindacato avesse capito che privilegiare logiche di breve
è pura miopia; in passato il sindacato ha modificato la sua iniziale
posizione '(vetero)produttivistica', come ad esempio sul nucleare (anche
se c'é voluto un disastro come Chernobyl); nel distretto delle ceramiche
il sindacato negli anni '70-'80 é stato uno dei motori della riduzione
delle emissioni inquinanti a tutela delle condizioni non solo
all'interno dei luoghi di lavoro ma anche in quelli di vita della comunità.
Ora invece torna ad appoggiare un'autostrada, per di più a ridosso della
città e dei suoi abitanti: iscritti alla CGIL compresi! A mio avviso,
ripeto, si tratta di una scelta miope incapace di guardare avanti e
tutelare il lavoro e lo sviluppo nel tempo. Stiamo già assistendo agli
effetti del cambiamento climatico: cosa dirà il sindacato quando
l'agricoltura non darà più lavoro per la siccità? cosa dirà a chi lavora
sulla costa romagnola quando le spiagge scompariranno per l'innalzamento
dei mari? Cosa dirà di fronte a eventi climatici estremi che provocano
ingenti danni? Tutte affermazioni che in passato venivano bollate come
'catastrofismo ecologico', ma che ormai purtroppo si stanno già
manifestando e sono oggetto di analisi scientifiche ampiamente condivise
(si vedano i Rapporti IPCC).
Spero di aver capito male, che i media abbiano riportato le notizie in
modo approssimativo; qualora fosse invece confermata questa posizione
della CGIL, mi troverei a dover, sia pure con grande rammarico,
restituire la tessera.
Distinti saluti
Rodolfo Lewanski
Perché prendersela con il sindacato o con i sindacati?
RispondiEliminaNon sono certo le organizzazioni dei lavoratori a decidere gli investimenti.
Anzi il peso di confederali e organizzazioni di categoria è progressivamente calato e spesso non resta che difendere l'occupazione dalle crisi e dalle ristrutturazioni.
Le massime responsabilità sono della politica che non prevede e non rispetta gli impegni presi o delle imprese trainanti l'industria e l'economia che non investe e innova quanto dovrebbe per competere nel mondo.
L.
http://www.sinistraitaliana-er.it/notizie/per-una-mobilita-sostenibile-per-lemilia-romagna
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