lunedì 23 aprile 2018

Viva la Resistenza e la Liberazione. Di ieri e di oggi

21 aprile 2018, Bologna. Manifestazione ai Prati di Caprara

















21 - 25 aprile. Giornate storiche. La Liberazione di Bologna e dell'Italia dal regime fascista che ha portato oppressione e guerra. L'aprirsi di una stagione nuova di concordia e di solidarietà che ha consentito di votare la Repubblica e di concordare la Costituzione.
E' importante ricordare ed è giusto fare festa.
Ma l'impegno civile si rinnova.
Ci sono ancora profonde ingiustizie e diritti negati.
Si producono ancora troppe armi e si alimentano nuove guerre. 
Le risorse e le tecnologie non sono al servizio del progresso sociale e della liberazione delle persone; spesso sono utilizzate per accrescere i poteri ed i profitti di pochi, per opprimere le periferie del mondo, per alterare la vita naturale.

Così sabato scorso, 21 aprile, mentre le Autorità e tanti cittadini ricordavano giustamente la Primavera del 1945, molti bolognesi hanno manifestato per affrontare anche le sfide attuali.
Ambiente, salute e servizi sono grandi priorità del nostro tempo. 
Non occuparsene e incardinare su di essi lo sviluppo futuro delle comunità locali, nazionali e internazionali è fattore di contraddizioni, ulteriori tensioni e nuovi conflitti.

Erano tanti in via Saffi e ai Prati di Caprara. 
Cittadini di ogni età e condizione sociale. Hanno denunciato un taglio indiscriminato di vegetazione ed alberi da parte della Direzione regionale dell'Agenzia del Demanio. Propedeutica alla "bonifica dell'area" da reperti bellici ed a lavori che si intendono fare - in accordo con l'Amministrazione Comunale - per costruire sui 47 ettari di terreno vergine, una scuola e, soprattutto, un migliaio di nuove abitazioni con edifici fino a dieci piani (per complessivi 27 ettari). 
Altro che "consumo di suolo zero"!
Ancora tanto cemento e mattoni. Pro parco e verde? Non scherziamo.
Poca Rigenerazione e molta speculazione.
Come si temeva da mesi. Da quando si è avviato il progetto  di ristrutturazione dello Stadio Dall'Ara e la proposta - ricerca di "compensazione" pubblica per gli investimenti privati di un gruppo di imprenditori locali e internazionali, capifila Saputo, Maccaferri ed i tedeschi di ECE interessati ad un grande Outlet della Moda ai Prati di Caprara Ovest. 
Nuove Mani sulla Città. Urbanizzazione e nuove costruzioni destinate a determinare ulteriore congestione, traffico ed inquinamento.
Sono le politiche di questo tempo. Dei Governi nazionali. Della Giunta Bonaccini in Emilia Romagna. Della Amministrazione Merola a Bologna: "costruiamo, poi si vedrà" ... Senza programmazione, progettazione e sostenibilità.
Come al Lazzaretto, dove si fanno sentire i residenti di recentissime abitazioni: prive di strade asfaltate, di servizi e di trasporto pubblico efficiente. Con il People Mover che avrebbe inizialmente dovuto fermarsi lì ed ora non più (almeno in partenza). "Non ci sono le condizioni" dicono al Marconi Express.
Come per F.I.CO., oltre il Pilastro, dove la "Disneyland del cibo" di Eataly e Coop non ha collegamenti di trasporto pubblico per i milioni di visitatori.
Anche qui, forse, si vedrà nei prossimi anni: tre, quattro, ... secondo il grado di avanzamento dei progetti per il tram e in base ai finanziamenti nazionali disponibili. Una grande incognita.
Intanto, si sviluppano il "Guglielmo Marconi" e tutti gli aeroporti regionali; si vorrebbero avviare i lavori per le 4-6 nuove corsie di asfalto del Passante, per la terza corsia della A13, per la quarta corsia della A14, per le altre infrastrutture stradali connesse ... per nuovi centri commerciali, iper e supermercati, per altri distributori di benzina.
Insomma, una Città, una Regione ed un Paese che vedono la crescita di cemento ed asfalto, di auto ed autocarri, di commerci e consumo, di smog e rumore.

La Resistenza e la lotta di Liberazione non sono solo un necessario ricordo del passato. Richiedono un protagonismo di donne e uomini, di giovani e pensionati del nostro tempo. Perché i diritti e i doveri universali delle persone e la conversione ecologica delle produzioni e della vita comunitaria siano riconosciuti e rispettati.

21 aprile 2018, la mobilitazione davanti ai Prati di Caprara Est
















L'Amministrazione Merola prevede mille nuovi appartamenti su una superficie di 27 ettari di verde incolto ...
















I cittadini mobilitati dal Comitato Rigenerazione, no speculazione chiedono di "cambiare il POC"  ...
















Ruspe ed escavatori ...
















... sono in loco. Pronti ...
















... per a continuare il taglio di alberi preliminare alla "bonifica di ordigni bellici"















Il lavoro già svolto ...















Gli interrogativi, la critica























La protesta lungo via Saffi ...
















L'intervista a Roberta Bartoletti, di Rigenerazione no speculazione
















La protesta a fianco dell'Ospedale Maggiore tra le auto parcheggiate a fianco dei Prati ...
















Si entra tra la folta vegetazione ...






































L'articolo di Repubblica Bologna di sabato 21 aprile

Il racconto della giornata di Resistenza su la Repubblica di domenica 22 aprile
















Il Corriere di Bologna scrive sulla protesta al Lazzaretto, domenica 22 aprile










































Anche il PD "in campo" ... La Repubblica di oggi, lunedì 23 aprile

21 commenti:

  1. C'è qualcosa che mi sfugge.
    Con l'invenduto che continua a esserci, perché costruire altri mille appartamenti? Palazzi da 10 piani? A quali costi? Per chi?
    Solo chi ha grandi risorse può permettersi di costruire ed aspettare che la congiuntura migliori. Sicuramente grandi gruppi immobiliari o potenti che hanno capitali in eccesso da reinvestire.
    Mi viene da chiedere se la situazione è sotto controllo.
    Bene Rigenerazione e no speculazione, ma occhi aperti di tutta la società civile e di tutti gli organi dello Stato.
    pl

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Lo studio di valorizzazione delle aree demaniali, poi passate alla società (pubblica)di gestione del risparmio Invimit, è stato fatto da una società che si chiama Sorgente e da una che si chiama Seci, che guarda caso è di Maccaferri, sempre lui. Il comune di Bologna pensa che alla fine a realizzare gli alloggi saranno grandi gruppi immobiliari i quali i mezzi li hanno e anche la capacità di aspettare che il 'mercato' si riassesti.

      Elimina
    2. Condivido le considerazioni di Piergiorgio Rocchi.
      Non credo si possa affermare che mancano risorse finanziarie; piuttosto si sono concentrate, fanno sentire il loro potere ed operano per consolidarsi.
      Molte Amministrazioni pubbliche risultano condizionate, alcune subalterne e prigioniere.
      Mi pare azzardato sostenere che "tutto è sotto controllo". Troppi fatti evidenziano che non è così.
      Operare per il ripristino pieno dell'autorevolezza delle Istituzioni democratiche e dei dettati della Costituzione è questione aperta e su cui impegnarsi quotidianamente.
      Gianni

      Elimina
  2. Mi pare una forzatura rapportare la vicenda storica dell'aprile '45 alla più che legittima resistenza di oggi per liberare l'ambiente e la società da scelte politiche di governo non condivise.
    Non trovi che questo sia un modo per rompere quel l'unità antifascista che è stata decisiva per sconfiggere i regimi di Hitler e Mussolini di quel tempo?
    E in qualche misura per individuare oggi nemici sbagliati?
    Antonio

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sono d'accordo! Ma vedo i solti idi... fare sempre gli stessi slogan. Bologna è sempre stata di sinistra e pure si fà speculzione selvaggia.

      Elimina
    2. Non voglio negare la necessità di contrastare le ingiustizie e le opere speculative.
      Voglio però pensare che anche tra chi ritiene che in un terreno demaniale si possa realizzare un progetto urbanistico discutibile e da contrastare ci siano antifascisti sinceri. Cioè pronti a battersi contro minacce autoritarie eversive.
      Antonio

      Elimina
    3. Capisco le osservazioni.
      Considero naturalmente importante ricordare i fatti storici e i processi unitari che hanno consentito di combattere e vincere il nazi-fascismo e di costruire la Repubblica italiana basata su una Costituzione che stabilisce precisi Principi, Istituzioni, Regole.
      Tuttavia non penso che non ci si possa limitare ad un ricordo di fatti ed esperienze del secolo passato.
      Troppi fatti e tante pratiche che prevalgono nella quotidianità della vita sociale ed istituzionale contraddicono lo spirito e gli indirizzi della Resistenza, della Liberazione e della nostra Costituzione.
      Ad esempio, la questione della sostenibilità ambientale e sociale dello sviluppo.
      Fondamentali diritti e doveri delle persone e delle comunità non sono considerati e rispettati; vengono negati e offesi.
      Non a caso si sono scritti (dopo lunghe discussioni e confronti) Rapporti internazionali, Accordi ed Impegni. Per ridurre le produzioni e le emissioni clima- alteranti. Una grande sfida, per nulla scontata, anzi ... che determina conflitti e nuove guerre (in atto e potenziali).
      Vedo dunque la necessità di trarre lezioni dalle esperienze per affrontare il presente e costruire il futuro.
      Gianni

      Elimina
  3. Buon 25 aprile!
    Evviva i partigiani di ieri. Evviva i partigiani dei partigiani di oggi!
    Momenti diversi. Valori e impegno da rinnovare.
    Carlo

    RispondiElimina
  4. La resistenza 1943-45 era sicuramente plurale: intellettuali ed operai, contadini e braccianti, tanti comunisti e cattolici, molti socialisti e azionisti, diversi repubblicani ed anche monarchici.
    Ma anche oggi per un pianeta Terra sostenibile che prevenga desertificazione e innalzamento delle acque marine, processi migratori, conflitti e guerre, si battono persone di credo e cultura diverse, popoli del nord e del sud del mondo, associazioni e comitati di cittadini.
    Cambiano le situazioni ma restano le ragioni ed i valori che unirono i partigiani di allora e che uniscono oggi nuovi partigiani.
    Ciao!

    RispondiElimina
  5. Buon venticinque aprile!
    La resistenza si rinnova nell'impegno quotidiano per riconoscere i diritti di tutti.
    s.

    RispondiElimina
  6. Buon 26 aprile!
    La lotta continua, no?
    Sic

    RispondiElimina
  7. Buon 25 Aprile e Buon Primo Maggio .
    La Resistenza continua ,la Lotta Continua, certo, ma sempre meno si riesce ad unire ad un unico filo battaglie per il lavoro e lotte per l'ambiente .
    In una società sempre più parcellizzata e sempre più individualista tendono a prevalere ,sempre, gli interessi particolari a scapito di quelli collettivi , si salvi chi può è il mantra , chi non ce la fa affoghi , ecco che in un quadro di questo genere ricordare la Liberazione, chi è caduto per una idea, per la libertà di tutti, è fondamentale .
    Riportare al centro l'interesse collettivo dovrebbe essere il primo obbiettivo di qualsiasi Comunità.
    Questo dovrebbe essere il primo grande compito di una forza Politica di Sinistra .
    La vicenda Prati di Caprara è soltanto l'ultimo anello di una catena ,ormai troppo lunga , di segno esattemente opposto , a Bologna, pare che ormai prevalgano gli interessi di Gruppi Economici, di grandi speculazioni Finanziare , avvallate da Giunte che con scelte politiche miopi antistoriche e spregiudicate tendono a modificare di fatto la struttura urbanistica e sociale della Città.
    Il Passante Di Mezzo ,i Prati di Caprara e tuttà la vicenda Stadio devono essere contrastati con la maggior forza possibile mettere in campo tutto quello che si può fare, sono progetti che non devono partire .
    Bologna per la sua storia ed il suo Futuro non merita questi Amministratori incapaci o peggio servili , direi di smetterla di definirli di Sinistra o Centrosinistra , sono semplicemente degli ometti piccoli al servizio di un Partito Piccolo che non fà più da anni l'interesse dei suoi cittadini .
    Ciao
    G

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Continuo a pensare che le principali ragioni che hanno determinato la crisi dei partiti e dei sindacati dei lavoratori risiedono nella incapacità di questi di sostenere con coerenza (e di fare vivere quotidianamente nell'esperienza di milioni di persone) un progetto di cambiamento della società fondato sulla partecipazione dei cittadini; sulla conversione ecologica e pacifica delle produzioni e della organizzazione della vita delle città; sulla equa divisione del lavoro, delle risorse e della ricchezza.
      Senza questo impegno, la politica ed il confronto si riducono a contrasto tra gruppi di potere ristretti ed assolutamente auto-referenziali.
      Gianni

      Elimina
  8. Proprio in occasione del 25 aprile parlando in piazza agli antifascisti il sindaco di Bologna si è detto favorevole ad un accordo nazionale Pd e M5s.
    Secondo Merola si tratta di unire un popolo come fecero allora i resistenti nonostante i profondi contrasti esistenti tra i partiti che costituivano il Cnl.
    Mi pare una scelta coraggiosa.
    Anche oggi ci sono contrapposizioni forti e spero ci si confronti con spirito costruttivo con l'obiettivo di dialogare nell'interesse di tutti.
    Su molte questioni sono auspicabili novità nelle scelte nazionali e locali: più onestà, meno corruzione, più reddito e più lavoro, meno precari e meno evasori, più salute, meno smog, più giustizia, meno reati impuniti.
    Possono essere Berlusconi e i suoi alleati a garantire questi obiettivi?
    m.m.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Purtroppo "una scelta coraggiosa" che non ha retto dieci giorni.
      La Direzione del PD si è pronunciata all'unanimità contro ogni possibile intesa con il M5S.
      Le cronache riportano che Merola dopo essere intervenuto alla Direzione nazionale, dopo aver ribadito le sue critiche a Renzi e dopo avere ricevuto (per questo) qualche fischio, non ha atteso il voto conclusivo ed ha anticipato il ritorno a Bologna.
      Evidentemente dobbiamo prendere atto che per "unanimità della Direzione del PD" Berlusconi e Forza Italia restano interlocutori di governo più affidabili e graditi.
      Gianni

      Elimina
  9. I giornali di questa mattina riportano dichiarazioni di Merola in consiglio comunale su "tagli al cemento" ...... Non ho tuttavia capito se il riferimento è anche ai Prati di Caprara. Qualcuno può chiarirmi le cose?
    Carlo

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Carlo, ti leggo solo ora... lo spot di Merola era un basta costruire su suolo vergine"da ora in poi". Ai prati di Caprara va avanti con voler edificare sul 50% del territorio e ha detto che cercherà di aumentare i 20 ettari di parco. Ma se la matematica non è un'opinione il 50% di 48 ettari di bosco è almeno 24...

      Elimina
    2. Come dice Taia22 per i Prati di Caprara nessuna sostanziale novità. Ad Est si prevedono edificazioni su almeno il 50%. Ad Ovest resta il progetto di un grande Outlet della Moda.
      I "tagli"? Si riferiscono ad altri terreni vergini. E tutto è relativo alla pianificazione prevista e non all'esistente. In ogni caso, proprietari e costruttori sono in campo, combattivi e determinati. Non intendono certo rinunciare a promesse ed affari, rendite e profitti. Occhi aperti e vigili!
      Gianni

      Elimina
  10. Si facessero case per i giovani .... invece no.
    Si vogliono appartamenti nel parco per ceti medio alti ... che costeranno un sacco e potranno essere nelle disponibilità esclusiva di garantiti .
    VR

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Si. Non disponiamo di un quadro d'insieme. Di studi adeguati su tendenze, previsioni, obiettivi. Anziché ragionare sulla città sostenibile ed auspicabile per gli anni 2030, si contratta sulle singole iniziative private, area per area, progetto dopo progetto.
      Un grave errore. Da correggere, nell'interesse generale.
      Gianni

      Elimina