venerdì 13 febbraio 2015

E' ora di tornare al voto!

Atene chiama e chiede nuove politiche per l'Europa.
L'Ucraina è in guerra e gli accordi di Minsk sono solo un primo passo, tutto da verificare e consolidare.
Nel Mediterraneo i migranti continuano a morire, a centinaia.
Nella "terra dei fuochi", all'ILVA di Taranto, alla Caffaro di Brescia è sempre più emergenza ambientale e sanitaria.
La "lista Falciani"sui grandi evasori, il decreto legge per la depenalizzazione del reato di frode e i molti poveri, senza reddito ed "esodati" propongono un crescente allarme giustizia sociale.
Se il Parlamento Italiano dedicasse "sedute fiume" ad uno di questi grandi problemi per decisioni urgenti e improrogabili, in tanti apprezzeremmo.
Non è così.
Renzi e i suoi, impongono una "seduta fiume" sulle revisioni costituzionali.
Entro sabato si deve chiudere.
Ricordiamo. Ci avevano detto: "le Riforme della Costituzione e quella del sistema elettorale si fanno con le opposizioni".
Non è più così.
Il Segretario - Presidente vuole fare da solo, con i suoi fedelissimi.
Prima si è scelto "la sua" maggioranza politica.
Non quella votata dagli italiani nel febbraio 2013. Allora meno di 1/3 di italiani aveva scelto "Italia Bene Comune", una alleanza oramai inesistente. Con SEL da due anni alla opposizione e, da ieri, allo scontro, anche fisico, con il PD.
Non quella maggioranza anomala, straordinaria, "di emergenza" (con FI e Centro di Monti e Casini) che ci era stata proposta dallo stesso PD per "fare" una nuova legge elettorale (superando il "Porcellum", incostituzionale) e per superare il semestre italiano di presidenza del Consiglio d'Europa (concluso un mese fa).
Una maggioranza politica che, particolarmente nell'ultimo anno, ha fatto cose gravi e non previste nei programmi elettorali e che dovrebbe reggere per l'intera legislatura.
Poi si è scelto "la sua" minoranza.
Non il movimento più votato dagli italiani alle politiche, i 5 Stelle.
Nè tutta la coalizione di Centrodestra, da tempo frantumata e divisa.
Ma la minoranza preferita, più facile. Quella di Silvio Berlusconi, condannato e interdetto. Dunque, molto disponibile a rientrare sulla scena come "padre della Patria".
Insieme, di fatto, lo Spregiudicato ed il Pregiudicato, hanno "governato" per un anno. Imponendo legge elettorale per la Camera, Senato dei nominati, Città Metropolitane e Province di nominati, lavoro precario e senza diritti, Sblocca Italia, tante nomine in Enti ed Aziande pubbliche o partecipate …
Ma ora, con l'elezione di Sergio Mattarella al Quirinale, Renzi ha forzato la mano e Berlusconi, offeso e in difficoltà con i suoi, ha denunciato la "rottura" del Patto e voto "libero" su tutto.
Si può continuare così?
Con leader soli al comando.
Con coalizioni elettorali e partiti divisi, parlamentari in libertà e in viaggio verso nuovi gruppi, maggioranze prive di visione e di programmi condivisi.
Il popolo italiano è una risorsa!
Ad esso è opportuno rivolgersi per costituire un Parlamento più rappresentativo del Paese reale.
Il Governo di un Paese non può essere "a prescindere" dai cittadini, dai loro problemi, dal loro indirizzo, dalle loro volontà liberamente espresse.


10 commenti:

  1. Attenzione. Non è che così si fa proprio il gioco di Renzi o di Berlusconi?
    Anna

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    1. Anna, può essere. C'è chi dice che è una mossa di Renzi (per andare ad elezioni referendum), c'è chi sostiene essere una reazione di Berlusconi (dopo la vicenda Quirinale), c'è chi dice che è nell'interesse di entrambi (per gestire i rispettivi campi in vista del voto).
      Forse lo capiremo presto.
      Mi pare però tempo di mettere in campo iniziative ed azioni per cambiare le politiche ed i rapporti di forza, senza preoccuparci troppo delle volontà altrui.
      Cosa serve ai lavoratori, ai giovani, alle donne ... al paese? All'Europa? Ai migranti, ai popoli?
      Di tattica c'è bisogno, ma solo di tattica si muore.
      Gianni

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  2. Intanto le opposizioni escono dall'Aula e fanno una conferenza stampa insieme: dai fratelli d'Italia a sinistra e libertà. Lui contro tutti? Un referendum pro o contro Renzi?
    Da brividi ...
    Ciao!

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    1. Ciao!
      Brividi? Possibile. Ma anche passioni, emozioni, entusiasmo di battaglie a viso aperto. Su grandi temi, per buone idee e politiche di giustizia, che diano dignità e libertà a chi è stato impoverito ed umiliato.
      Referendum? Si possono perdere o vincere, anche i referendum.
      Comunque, il voto politico non è un referendum. Si o no.
      Le forze in campo possono essere distinte, alternative, ancorché unitarie.
      Non mancano gli esempi.
      Importanti sono i contenuti e la partecipazione.
      Poi si può vincere subito o domani.
      Senza sfide, si è sconfitti in partenza. A prescindere.
      Gianni

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  3. Ma cosa cambia? Se si vota con il proporzionale dopo il voto rifaranno un accordo tra Renzi e Berlusconi. Non ci sono altre maggioranze. E loro hanno manifestato sempre sintonia e apprezzamenti.
    State sereni, siamo comunque fritti, NOI!
    m.m.

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    1. m.m. è proprio sempre tutto e comunque scontato?
      Possiamo temerlo, ma perché accettarlo?
      Per dare ragione a quelli che ci hanno portato fin qui? E che vorrebbero continuare ad arricchirsi sfruttando lavoro altrui e risorse comuni?
      Serenamente: No, grazie!
      Gianni

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  4. Renzi vuole votare? Essendo al governo, che interesse ha? Fin che può, continua così.
    Berlusconi vuole votare? Per sancire la sua sconfitta? Dubito.
    Dunque, l'unico che effettivamente vorrebbe è Grillo.
    Disinteressato, perché anche il M5S potrebbe paradossalmente paradossalmente perdere eletti. Ma gli interessi del Movimento non sono solo quelli di aumentare i parlamentari e vincere. Se no, non avrebbero cacciato tanti deputati, senatori e consiglieri ...
    L'obiettivo è dare rappresentanza, trasparenza, cambio!
    Fiorella

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  5. Ma quale voto!
    Presto avremo un nuovo Patto.
    La Difesa Nazionale ed Occidentale chiama e i Nostri sono già pronti.
    Berlusconi, Alfano, Berlusconi sono d'accordo ed anche Lega e Sinistra e Libertà disponibili.
    Le vicende internazionali avranno il sopravvento. Le cosucce italiane sono seconde.
    Nik

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  6. Ultimo regalo il Jobs Act.
    Un decreto che cancella diritti dei lavoratori e lascia 45 su 47 possibili contratti a tempo determinato.
    Inutile il lamento della sinistra dem.
    Perché questo governo non faccia ulteriori danni alla vita dei cittadini c'è un modo semplice. Togliere la fiducia e sfidare la Maggioranza di Fatto al Voto.
    Libere elezioni, non sono una sciagura. Ma un passaggio necessario in democrazia per praticare e legittimare politiche discusse innanzitutto nella base sociale del principale partito di governo.
    Ciao!

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  7. Voto?
    Sarebbe giusto.
    Chi votò nel 2013 non voleva sicuramente questo Governo.
    Ma si voterà certamente nel 2018. Con questi parlamentari Renzi si può oramai permettere tutto.
    Sono inchiodati alla carica. Sanno che in maggioranza non saranno rieletti.
    Perché i loro partiti sono cambiati e i loro elettori sono incazzati.
    L.

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