La multinazionale svedese Electrolux annuncia drastiche riduzioni di attività e/o di salario per i propri lavoratori italiani, provocando preoccupazione e scioperi nei quattro stabilimenti ex Zanussi.
La proprietà FIAT decide la costituzione di FCA ed il trasferimento delle proprie sedi legali e fiscali in altri paesi europei. Intanto, solo una piccola parte degli investimenti promessi in Italia sono stati fatti e molti operai sono ancora in cassa integrazione.
L'ILVA continua a produrre e ad inquinare maestranze e cittadini; un management irresponsabile continua a dirigerla.
I trasporti pubblici locali e regionali aumentano le tariffe, calano i servizi e la loro qualità. Ad essere colpiti sono utenti, pendolari e gli stessi autisti e ferrovieri.
Manutencoop pratica drastiche riduzioni di ore di lavoro nelle scuole denunciando i tagli delle risorse messe a disposizione dallo Stato per le pulizie e l'igiene. Protestano e manifestano i genitori e i lavoratori.
Le popolazioni terremotate dell'Emilia ancora impegnate in una difficile ricostruzione vengono colpite dall'alluvione provocata dal cedimento di un argine.
Dopo i provvedimenti del Governo Monti - Fornero, i giovani disoccupati salgono al 40%.
Gli "esodati" sessantenni restano ancora senza salari e senza pensioni.
Un Magistrato di Palermo minacciato dalla mafia stragista non può raggiungere Milano per partecipare ad un processo per ragioni di sicurezza.
Questi sono solo alcuni flash del paese reale.
Per tutti costoro, il Governo latita. Non c'è. Non si vede e non si sente.
Mancano iniziative forti e urgenti sul piano internazionale.
Il 25 maggio i cittadini europei sono chiamati al voto per rinnovare il Parlamento di Strasburgo ma l'Europa resta quella dell'euro, della BCE, delle burocrazie, del rigore e della austerità. Non emergono politiche economiche, industriali, sociali, fiscali, di difesa e di cooperazione comuni. Non sono neppure discusse e proposte. Crescono così recessione, indebitamento pubblico, ricchezza di pochi, disoccupazione, povertà e ingiustizie.
Mancano scelte decise e coerenti contro la crisi economica, finanziaria e morale del paese.
Da otto mesi si parla di IMU. Un infinito braccio di ferro. Poi una apparente conclusione, in realtà un trasferimento di imposte che apre uno scontro istituzionale (soft, tra amici di partito) tra Governo e Comuni.
Il provvedimento arriva alla Camera all'ultimo momento e viene presentato insieme ad un altro provvedimento, rilevante e controverso, per la ricapitalizzazione di Bankitalia che merita, quantomeno, un adeguato doveroso approfondimento.
Lo chiede l'opposizione. Lo rifiuta il Governo.
Sono le ore in cui la discussione tra i partiti e nella maggioranza è tutta incentrata sul pacchetto Renzi - Berlusconi per modificare sistema elettorale e Costituzione.
Una vicenda tutta italiana, surreale, incredibile.
Per mesi, l'Italia si è bloccata e divisa sulla decadenza dal Senato del Vecchio Leader condannato con sentenza definitiva per frode fiscale ai danni del paese. Uno scontro duro. Con parole pesantissime tra i partiti e contro organi dello Stato. Una "sentenza politica", "un complotto della Magistratura" secondo il Capo di Forza Italia. Un "atteggiamento eversivo" gli viene risposto, anche dal PD. Il Presidente del Consiglio, Letta, ed il segretario pro tempore, Epifani, annunciano la "fine di un ciclo" e l'aprirsi di una "fase nuova per il Governo del paese", le strette intese (con il Nuovo Centro Destra di Alfano ed amici) consentiranno un "rilancio del Governo", frutto di una "maggiore omogeneità", liberi dal pesante condizionamento di Berlusconi.
Ma il cambio d'anno e del PD ci portano le "profonde sintonie" tra Matteo Renzi e Silvio Berlusconi:
un incontro "per fare" insieme le regole della democrazia (subito, senza discussioni, "prendere o lasciare"!), che consentiranno di "dividersi in futuro", di alternarsi "per governare". Naturalmente (a pacchetto approvato), un un sistema politico forzosamente semplificato e irresponsabilmente privo di rappresentanze e (nelle aspettative) di sistemi sociali sostanzialmene alternativi.
Intanto, per il presente ed il futuro (almeno) prossimo, "si può andare avanti": facendo in Parlamento le modifiche Costituzionali e governando con LettAlfano, con Cancellieri, Saccomanni e Lupi, senza Idem, De Girolamo (dimessi per elusione fiscale e per pericolose clientele) e Fassina ("F. chi?") ... "Avanti!", dice Renzi, "sicuramente fino al 2015", forse "fino al 2018"!
In questo contesto di "profonde sintonie", di tensioni e di riforme Costituzionali, i fatti parlamentari delle ultime ore.
Tre gli elementi che emergono.
1. Una opposizione politica che (finalmente!) ripropone la centralità, il valore e la dignità del Parlamento, anche se evidenzia forte inadeguatezza, impreparazione, cadute di stile inaccettabili e contraddizioni serie da chiarire e risolvere.
2. Una maggioranza politica divisa, paralizzata, disabituata al libero (ed anche duro) confronto nelle Assemblee legislative (quanti "abatini" in posti di responsabilità, costruiti in provetta e pre impostati), terribilmente debole sui contenuti quanto arrogante sui metodi, intollerante e predisposta a drammatizzare lo scontro al fine di coprire le proprie contraddizioni.
3. La mancanza di una sinistra - sinistra. Capace di rappresentare il mondo del lavoro e del cambiamento con un progetto autonomo ed adeguato di governo e di trasformazione sociale, con una dimensione internazionale ed un progetto Europa.
È il caso di affrontare e approfondire al più presto quest'ultima strategica questione!
P.S.
Va detto che una questione, posta sottovoce, in queste ore dal Presidente del Consiglio, Enrico Letta, è di primaria importanza: norme serie e universali contro i conflitti di interesse, che logorano il paese e la vita democratica.
L'informazione proposta in questi giorni da TV, Radio e stampa è un problema serio.
In particolare per quella pubblica e per la RAI, di cui anche quest'anno abbiamo pagato il canone (oggi in scadenza).
Concordo. Invece di affrontare i problemi reali continuano a procedere come sempre ... Mettere insieme urgenza dell'IMU e misure per Banchitalia è inaccettabile. Votare in pochi giorni un cambio di sistema elettorale e modifiche Costituzionali dopo otto anni di sonno non esiste. Renzi e Berlusconi possono parlare per i loro parlamentari ma non per le istituzioni. Questo è umiliare e attaccare Camera e Senato! Altro che chi protesta e contesta. O si pretende di procedere tutti buoni e zitti?
RispondiEliminaSimonetta
Capisco. Però su alcuni argomenti vorrei dirti come la penso con più tempo.
RispondiEliminaSono invece d'accordo con il PS, su Rai e TV. Una propaganda smaccata e triste. È tempo di fare. Si vuole impedire il funzionamento del parlamento. Ma dove erano fino ad oggi tutti costoro. Non è stato approvato un disegno di legge. Solo decreti del Governo. Si sono svegliati ora? Ci voleva Renzi? E il suo accordo con Berlusconi?
Ora un coro di insulti contro le contestazioni di alcuni giorni del movimento cinque stelle. Ad opera di personaggi squalificati: Formigoni, Gasparri, Biancofiore, Santanch è e soci.
Il canone esige di meglio! Anche da Mannoni e Gerardo Greco.
L.
Salvo Santoro, che ieri ha dedicato un'ora alle ragioni del MoVimento 5 Stelle. E dirò ... molto bravi quei due, in particolare la donna.
RispondiEliminaMarco
Fai differenze! Non sono tutti uguali, anche nel PD. Ti faccio un solo esempio. Cuperlo, Muchetti (ex Corriere) e Speranza. Il primo ha detto cose molto sensate sul merito. Anche critiche. Il secondo ha invitato a discutere sui contenuti e vedere i limiti che alimentano le proteste. Il terzo (è lui uno dei tuoi abatini?) continua a ripetere frasi fatte come attacco alle istituzioni, usano violenza ...
RispondiEliminaPensano che il muro contro muro con i Grilli possa nascondere il loro accordo con Silvio il Corruttore e i suoi? Ora sono di nuovo pappa e ciccia.
Piuttosto dove sono finiti Civati e compagni (per cui ho anche votato)?
Carlo
Vi faccio un regalo!
RispondiEliminaSpero. Dal blog di Luca Buttura.
R.
BELLI, CIAO
Ieri sera, a un certo punto, Roberto Speranza del Pd ha twittato i suoi complimenti a Laura Boldrini: “Brava”.
Ora: quella donna è al centro di ogni polemica da mesi, spesso del tutto strumentalmente. Applica per la prima volta una procedura oltre il discutibile. Viene accusata di voler favorire in modo sfacciato il Pd e questo governo. E tu le twitti “brava”.
Come diceva Voltaire: “Ma cosa cazzo hai in quella testa, un autolavaggio?”.
Speranza ha 35 anni.
Quando gli piazzano sotto il naso il microfono, alla millesima marchetta Rai in cui deve sciorinare un tema a piacere, mi ricorda quei miei compagni di scuola secchioni che ti provocavano dolore e livore pure quando erano bravi. Figurarsi lui, che ripete a paperella due/tre concetti di cui visibilmente non conosce il contenuto, la storia, le reali radici.
Dall’altra parte, ieri sera, c’erano tizi che cantavano l’Inno di Mameli attribuendogli, nel combinato disposto del pomeriggio, lo stesso valore del “Boia chi molla” di Ciccio Franco. In massima parte anime perse, senza cultura, senza storia. Gente che pensa di poter essere presa sul serio quando, durante un intervento in diretta, mostra il gesto di “puppamelo” in favore di telecamera e degli amici del bar.
Ma voi, voi che avete cantato “Bella ciao”, a che titolo pensavate di farlo?
Voi che andate a morire per l’Imu da cancellare promessa a Silvio e ad Alfano, un provvedimento inutile, demagogico, dannoso.
Voi che state trattando il 37 per cento, il 4,5, la legge salva-Lega. Il mantenimento dello status quo.
Voi, che come avete fatto mille volte, vi limitate a fotografare l’esistente, scendete a patti, trattate col diavolo, perché siete con ogni evidenza incapaci di uno slancio, un progetto, una reale diversità.
Voi che eravate tutti bersaniani e mo’ siete tutti renziani.
Voi che ci avete portato a Weimar, o nel 1974, in questa parodia, per ora, di guerra (in)civile, col pifferaio grigio che si lecca i baffi ogni volta che Speranza apre bocca, che una qualunque renziana caruccia spalanca gli occhioni, che un finanziatore del cambiamento di verso definisce razionali le aziende che ricattano gli operai.
Voi, e chi continuerà a darvi fiducia, Bella Ciao dovreste pulirla con l’Amuchina.
E riconsegnarcela. Ora. Esattamente come state facendo col Paese a Grillesconi.
Ecco: allo stato, è l’unica Speranza che ho.
Un covo di grillini.
RispondiEliminaTroppe critiche e poche proposte!!!
Daniela
Carlo, le piroette di Renzi hanno spiazzato pure Civati e molti altri nel PD. Il Sindaco aveva fatto critiche severe a quelli dell'inciucio. Gli abbiamo creduto in molti.
RispondiEliminaE' come i più vecchietti. Forse peggio. Sbagliare è umano ...
Ciao!
Ok sui problemi del paese. Potrei aggiungere altro ... Ma gli irresponsabili, chi sarebbero?
RispondiEliminaAle
Gli irresponsabili siamo tutti noi.
RispondiEliminaNoi, che abbiamo lasciato che le cose andassero così.
Noi che abbiamo accettato lo scambio indecente. Grandi privilegi per pochi in cambio di qualche vantaggio per tutti. La delega al potere di pochi in cambio di meno sbattimento e più tranquillità per i più.
Si è costruito un mondo insostenibile.
Quando altri popoli reclamano ruolo e diritti e combattono con le loro armi per noi diventa dura e si rompe quel compromesso sulla base del quale abbiamo retto la crescita.
Ora i responsabili dovrebbero capire e rivedere le abitudini consolidate, nell'interesse di tutti. Se qualcuno pensa di scaricare solo su una parte e tira la corda, tutti andiamo a fondo.
Chiaro?
Gli irresponsabili sono quelli che fanno finta di non vedere questa nuova realtà mondiale e vogliono procedere come sempre.
Sami
Sami, più concretezza.
RispondiEliminaLa principale irresponsabilità è di chi "non c'è crisi: i ristoranti sono pieni" e, così, non si attrezzava il paese a far fronte ai problemi.
Poi, di chi piuttosto che chiedere la partecipazione dei cittadini, con il voto, ha scelto la via del compromesso indecente e con questi irresponsabili ci ha voluto governare, diventando a sua volta irresponsabile.
Che tali siano lo dicono anche i fatti simbolici delle Regioni. Gli affari gestiti e la vita sostenuta con sprezzo nell'uso del denaro pubblico. Una offesa per chi si vede costretto ogni mattina a prendere i mezzi pubblici per recarsi al lavoro o ad usufruire di servizi socio sanitari ridotti, o a portare i figli in scuole con scarsi mezzi.
Un paese così necessita davvero di maggiore responsabilità!
Dalla testa ...
Nik
Irresponsabili sono quelli che presentano una ricapitalizzazione di Bankitalia dopo 80 anni e chiedono di votarla senza discuterne, senza farne capire il senso ... inserendola in un decreto che deve essere approvato entro pochi giorni, poche ore. Che rifiuta la proposta delle opposizioni di stralciarla e, per battere l'ostruzionismo, legittimo, usa la ghigliottina.
RispondiEliminaSfortunato un paese che confonde gli effetti con le cause!
Anna
Per me irresponsabili sono quelli che lasciano la protesta contro un mondo di ingiustizie e la responsabilità della proposta essenzialmente nelle mani di un comico prestato alla politica, di un guru ambiguo e folle, di un gruppo parlamentare improvvisato e impreparato. Roberto Ricci
RispondiEliminaIrresponsabili sono quelli che giustificano tutto , ogni nefandezza verbale e concreta , in nome di una purezza e di una onestà che non si detiene .
RispondiEliminaSono quelli che alla GENTE danno in pasto la politica , come se fosse piatto di pasta scotto, da buttare.
Sono quelli che la Politica non costa .
Sono quelli che hanno una concezione della Democrazia a senso unico , hanno sempre ragione.
Sono quelli che fanno perennemente le vittime.
Sono quelli si autoassolvono perchè gli altri....
Gli irresponsabili sono quelli che fino a 6 anni fa ,danzavano tranquillamente sulla nave Italia e non si accorgevano che stava affondando.
Irresponsabili sono quelli che erano su quella nave e ora gridano Ladri, Ladri..
E mi fermo .
Irresponsabili sono anche quelli che sui loro blog politici propongono quesiti assurdi ed alimentano e ospitano risposte volgari ed aggressive!
RispondiEliminaAntonio
Antonio ha ragione. Grillo è andato oltre il consentito e l'accettabile con il post sulla Boldrini.
RispondiEliminaAnna ha ragione. Letta continua a fare decreti che mettono insieme materie diverse. Boldrini ci casca e più realista del re applica la ghigliottina.
Anonimo che si ferma qui ha ragione. Irresponsabili sono sempre e comunque gli altri.
Forse è il caso di mettere da parte la propaganda e le varie ideologie e scegliere le cose su cui si concorda e su cui è ora di agire prima di perdere la democrazia e di dividere chi ci crede, riconoscendo chi la usa, la froda e se ne fotte ...
Silvia
Non voglio ripetere alcune riflettute convinzioni che, ovviamente, capisco non sono condivise da tutti quelli che passano da qui.
RispondiEliminaPer ulteriori approfondimenti ed occasioni di confronto, rimando a nuovi post. Qui solo due opinioni su fatti delle ultime ore.
Certe iniziative ed uscite sul blog di Beppe Grillo sono un duro colpo alla causa di cambiamento degli elettori, degli attivisti e dei cittadini parlamentari del Movimento 5 Stelle.
Propongono una vecchia cultura politica, tutta interna e subalterna al sistema dominante.
Analogamente, diverse affermazioni di Laura Boldrini sono un colpo alle speranze di rinnovamento di chi aveva apprezzato la sua elezione alla Presidenza della Camera, il suo discorso di insediamento e quello di Bologna, del 2 agosto.
È tempo per tutti di riflettere e di assumere le responsabilità che derivano dai ruoli e dalle scelte.
Gianni
Secondo me la Boldrini è più politica di quello che si potrebbe pensare.
RispondiEliminaL'area politica di cui è espressione risulta stretta tra il vecchio alleato PD, finito A Renzi, e la nuova opposizione dei 5 Stelle.
Cerca allora, insieme ad altri, tipo Speranza e vari/ie bersaniani/e, di alzare i toni contro chi gli toglie spazi che in passato occupavano loro.
Una mission disperata e di bassa politica. Insulta (fascisti, squadristi, eversori che altro sono?) chi sta più vicino a te (e con cui, fino a qualche mese fa tentavano di conquistare come alleati).
Sono tristi e disperati. La sinistra merita altro!
titti
Propongo di lasciare in secondo piano le cose poco rilevanti, come la diatriba Boldrini - Grillo.
RispondiEliminaMi pare invece di prima grandezza il disegno di Renzi di concentrare tutta l'attenzione sulle modifiche alla Costituzione ed al sistema elettorale. Prima quelle poi, dice Renzi, il rilancio del Governo con il programma Italia 2014.
Così facendo, secondo il Segretario del PD, "non si finisce nel pantano" e si neutralizza chi si oppone.
Una logica stringente. Il paese aspetti!
Mauro
A me pare chiaro che è in atto una sfida di potere tutta interna alle logiche del sistema. Renzi da priorità alle riforme costituzionali come se i limiti fossero i Principi e le Regole della civile convivenza e non le Pratiche delle classi dirigenti, politiche e no. Napolitano al Parlamento Europeo denuncia le politiche di austerità come se i suoi prescelti, Monti e Letta, non siano i primi ad accettare e sostenere quegli indirizzi e la Socialdemocrazia dell'amico Schulz impegnata con il PPE nel rigore imposto dalle autorità politiche e finanziarie. Letta porta in Italia soddisfatto bel 500 milioni degli emiri e, forse, un accordo su Alitalia ... e sfida i critici: fatti e non sfiducia. FIAT, Electrolux, ILVA, ... alluvioni, terremoti, rifiuti, ... sanità, scuola, ... corruzione, evasione, doppi incarichi, ... sembrano problemi di altri.
RispondiEliminaL'offensiva contro l'unica vera opposizione in campo (il M5S, Berlusconi non si oppone, tratta, come altri) non sarà efficace fino a quando non si Cambia davvero Verso al Paese e alla Europa!
E anche Renzi, dopo aver vinto il Congresso PD, ha preso un'altra strada. Purtroppo.
Ciao!
Vorrei approfondire l'ultimo punto. Può nascere una nuova sinistra? A me pare ci sia uno spazio politico enorme tra il PD social-demo-cristianizzato e il MoVimento 5 Stelle. Tuttavia vedo una strada impervia. Per le elezioni europee la lista pro Tsipras è una buona idea. Ma i 6 garanti sono ottime e credibili personalità di una generazione oramai passata. SEL è divisa e con la testa altrove. Per le elezioni nei Comuni si continua con il classico Centrosinistra ... A Bologna ovunque. Da Anzola, a San Giorigio, a San Lazzaro dove fanno le primarie con loro candidati ... Che dire? Che fare?
RispondiEliminaAle
Incredibile l'affermazione di Angelino Alfano a la Repubblica: "Non ci stiamo a un governicchio".
RispondiEliminaMa lui è il Vicepresidente del Consiglio. Da chi dipende la qualità del Governo? Per evitare di passare alla storia con quell'appellativo cosa hanno fatto lui, Letta ed amici?
Avessero affrontato i problemi concreti non sarebbe in discussione il Letta 2 o un Renzi 1 ...
Ora vuole che a decidere sia il PD. "Quella metà campo".
Ma il problema è che nessuno ha chiaro che fare!
E senza chiarezza sulle politiche industriali, dei servizi, fiscali la presunta "stabilità" non serve a nulla e ci si limita a gestire il potere: spendere risorse senza costruire futuro ...
Franca
Tra piazza pulita e tg vari di questa sera mi pare che gli irresponsabili si moltiplicano. Se ne trovano ovunque ... Veleni e trame di ogni tipo.
RispondiEliminaSarebbe utile un ricambio profondo e rapido. Generazionale e politico. Soprattutto di progetti e programmi.
Notte!
L.
Con Renzi aria nuova!
RispondiEliminaGoverno di svolta. Soluzioni. Al lavoro sui problemi... dicono i fan del Rottamatore.
Aperture di credito anche da Lega Nord e SEL.
Responsabili o Irresponsabili?
M.