venerdì 27 agosto 2021

In Afghanistan il fallimento non è stato solo militare, ma della logica degli aiuti

 

Distribuzione di cibo da parte del World Food Program a Kandahar in Afghanistan












I commenti di questi giorni sull’evoluzione del conflitto afghano sono stati per lo più incentrati sugli aspetti politico-militari, trascurando l’importanza del ruolo giocato dai fattori economici e dagli aiuti internazionali. Se i Talebani hanno ripreso il potere e se l’esercito e lo Stato afghano si sono dissolti di fronte alla loro avanzata è, infatti, anche a causa delle disparità e della miseria che, in vaste zone del Paese, sono oggi maggiori di ieri. 

mercoledì 25 agosto 2021

Kabul e non solo ... Attendiamo catastrofi definitive?

Bologna, in piazza: persone, voci, culture per tutelare i Diritti universali delle persone ...











Biden sapeva (è ovvio) che una volta allontanate le truppe statunitensi l’avanzata dei Talebani sarebbe stata travolgente e che tutta la "bolla" (come la chiama Alberto Negri) costruita intorno alla presenza degli Stati Uniti in Afghanistan sarebbe precipitata nel caos. E se non lo sapeva lui, per i limiti della persona, non poteva ignorarlo l’apparato che quella "bolla" aveva costruito: gli Stati maggiori e la Cia. E avrebbero dovuto saperlo anche i governi di quei paesi che avevano affiancato quella folle avventura per puro servilismo. 

Bombardamenti "umanitari", una dottrina finita

Migliaia di persone a Kabul tentano la fuga dopo 20 anni di guerra e di occupazione militare  










È appropriato confrontare la caduta di Saigon nel 1975 con quella di Kabul, perché entrambi gli eventi segnano una pietra miliare nelle relazioni internazionali. Chi si rammenta il momento in cui l’ultimo soldato americano ha lasciato Saigon non prova certo oggi gli stessi sentimenti: dopo lunghe guerre coloniali e imperialiste, i Vietcong emergevano come un gruppo capace di prendere in mano il paese e di avviare la ricostruzione. Nessuno oggi nutre la stessa fiducia nei confronti dei Talebani e se molti erano felici di celebrare la liberazione del Vietnam, non c’è stato nessuno che ha pronunciato le parole «liberazione dell’Afghanistan». 

giovedì 19 agosto 2021

Le "lezioni" di Ferragosto per il voto di ottobre

A Bologna è partita la campagna elettorale: grandi manifesti, articoli ed interviste ... Quali progetti? 










Ciò che ancora una volta colpisce un libero ed interessato osservatore delle vicende bolognesi è la distanza tra le esperienze di vita quotidiana di una parte importante di cittadini e le analisi, i pensieri, gli obiettivi dei Sindaci Democratici che si avviano al saluto di fine mandato e che si candidano a governare per altri dieci anni la Città Metropolitana.

domenica 15 agosto 2021

"Rivoluzione verde: ... serve concretezza" sostiene il Ministro Giorgetti.


Il Passante di Bologna è, insieme al Ponte sullo Stretto una delle "grandi" opere in discussione











Per il Ministro allo Sviluppo economico del Governo Draghi, oggi intervistato da Federico Fubini su il Corriere della Sera, "serve un dibattito più ampio a Bruxelles, prima di decidere su Fit for 55", il pacchetto di misure della Commissione Europea per ridurre le emissioni di gas serra del 55% al 2030. Giancarlo Giorgetti, esponente autorevole della Lega, aggiunge che "la politica deve fare uno sforzo perché la sostenibilità ambientale sia compatibile con quella economica e sociale". Si, proprio così. Un preciso ribaltamento del pensiero e della cultura ecologista che con grande fatica si fa largo nel mondo, nel Vecchio Continente ed anche, tra mille contraddizioni e resistenze, nelle Istituzioni europee. 

venerdì 13 agosto 2021

Così ho visto morire Kabul

Gino Strada, medico e fondatore di Emergency










Si parla molto di Afghanistan in questi giorni, dopo anni di coprifuoco mediatico. È difficile ignorare la notizia diffusa ieri: i talebani hanno conquistato anche Lashkar Gah e avanzano molto velocemente, le ambasciate evacuano il loro personale, si teme per l’aeroporto.

mercoledì 11 agosto 2021

Trenitalia estate 2021


Uno dei treni Rock in servizio in Emilia Romagna alla Stazione Centrale di Bologna.






Lunedì 9 agosto. Nell'atrio della Stazione Centrale di Bologna "2 Agosto" il pensionato ha pronti i 9,85 euro necessari per il suo breve viaggio per Cesenatico (89 km dal capoluogo) ma non riesce a fare il biglietto: "sarà l'età"? Al terzo inutile tentativo abbandona "l'impresa", riuscita centinaia di altre volte. Mancano solo 5 minuti alle 10.06, meglio non perdere il treno per Ravenna, al binario 11. Con passo arzillo percorre il sottopasso e sale le scale.

sabato 7 agosto 2021

Ponte di Messina & Passante di Bologna: morti e resuscitati. Prossimi?

 

Le irrazionali 12 corsie di A14-Tangenziale di Bologna: in alcune tutti fermi, in altre a 100 km/h ...








 


Si parla, molto, di transizione ecologica per costruire le comunità "sostenibili" nei prossimi decenni, per salvare il Pianeta dai cambiamenti climatici, dalle emergenze ambientali e da ricorrenti pandemie. E, tuttavia, si destinano ancora, irresponsabilmente, ingenti risorse su "grandi" opere del "secolo scorso". Altro asfalto e cemento, ancora consumo di suolo, ulteriori risorse pubbliche e private investite su mezzi inquinanti ...

giovedì 5 agosto 2021

Giustizia, non restaurazione

A migliaia a Bologna nel 41esimo della strage alla Stazione chiedono ancora giustizia ...

 










E' difficile costruire un futuro migliore se non si procede con maggiore velocità all'accertamento dei fatti o nello svolgimento dei processi aperti. Da Bologna a Palermo per le stragi politiche e mafiose è in atto da decenni il "segreto di Stato" e uomini delle Istituzioni hanno depistato le indagini. Da Casale Monferrato alla Terra dei fuochi, a Taranto per le stragi ambientali che hanno causato migliaia di vittime manca giustizia. Da Viareggio a Genova a Borgo Panigale per le stragi causate da una gestione irresponsabile delle infrastrutture e dei sistemi di mobilità delle persone e delle merci si attendono atti conseguenti.

lunedì 2 agosto 2021

2 agosto: giustizia! Per il passato, per il futuro

A Draghi e Cartabia spetta il compito di velocizzare i processi, non di interromperli










Ancora una volta Bologna si mobilita e scende in piazza per chiedere verità e giustizia. Ciò che lo Stato non è ancora riuscito ad assicurare alle vittime, ai familiari, ai cittadini. Per i depistaggi, le trame, i segreti di Stato che un sistema di potere e classi dominanti prive di principi e di rispetto per l'umanità hanno tramandato a dispetto della Costituzione italiana, del diritto e dei doveri fondamentali. Quest'anno però alle ragioni storiche ed attuali per essere al fianco dell'Associazione presieduta prima da Torquato Secci e poi da Paolo Bolognesi si aggiunge un motivo in più.