Sarà un grande leader politico (di centro, di destra, di sinistra, oppure "oltre" i partiti) a cui affidiamo tutti i poteri (con un sistema presidenziale) e che valutiamo solo alle naturali scadenze elettorali (senza "interferenze" di altri poteri e controlli, come quello giudiziario) a risolvere questa drammatica crisi?
Difficile crederlo.
Più facile ritenere che questa soluzione, proposta di nuovo nelle ultime elezioni da Silvio Berlusconi ed oggi ancora in campo (e sostenuta da consistenti settori della maggioranza), aggraverebbe ingiustizie e povertà, toglierebbe diritti, libertà e principi costituzionali fondamentali.
Per affrontare i grandi problemi del nostro tempo occorrono idee nuove, progetti radicali, creatività organizzata, partecipazione diffusa, cultura e democrazia.